"Il Piccolo", edizione Gorizia-Monfalcone, 30 giugno 2019.
Luigi Murciano
Presentazione del catalogo del museo di Gradisca
"Il Piccolo", Edizione Gorizia-Monfalcone, 30 giugno 2019.
L.M.
"Il Piccolo" edizione Gorizia-Monfalcone, 25 giugno 2019.
Luigi Murciano
"Il Piccolo" 24/06/2019, 20 Gorizia-Monfalcone
Apre sabato a Gradisca il terzo market solidale della diocesi isontina
Luigi Murciano Gradisca. Ora c'è, finalmente, una data ufficiale. Sarà inaugurato sabato alle 10, alla presenza dell'arcivescovo di Gorizia monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, il terzo Emporio della solidarietà della Diocesi. Dopo un lungo e complesso lavoro di restauro, l'ex canonica della chiesa di Santo Spirito, al Mercaduzzo, è dunque pronta ad ospitare il nuovo market solidale dopo quelli di Gorizia e Monfalcone. Sullo spazio dedicato dalla Caritas alle persone bisognose stanno venendo realizzati gli ultimi ritocchi. E nel frattempo si è svolta, sempre a cura della Caritas diocesana, la formazione dei volontari che saranno chiamati a gestirlo. A confermarlo è il parroco di Gradisca d'Isonzo, don Gilberto Dudine. «L'Emporio della Solidarietà è ormai realtà - commenta il sacerdote -. Una sfida pastorale del tutto nuova per la nostra comunità, e che si preannuncia preziosissima per tutto il territorio. Gradisca infatti è stata scelta per la sua posizione baricentrica nel mandamento». L'istituzione dell'Emporio della Solidarietà rientrava in un più ampio progetto di riqualificazione di beni parrocchiali dell'Unità Pastorale di Gradisca d'Isonzo che nell'ultimo biennio ha riguardato anche la messa in sicurezza della chiesa dell'Addolorata. Ma la sfida pastorale, come detto, era tutta nel restauro dell'ex canonica del Mercaduzzo per farne il terzo "market solidale" della provincia.Il restauro della canonica di Santo Spirito ha compreso il rifacimento dei pavimenti del piano terra e del primo piano, degli intonaci interni sia al piano terra che al primo piano, degli impianti tecnologici, dei serramenti interni ed esterni. L'opera rientrava fra quelle fortemente volute a suo tempo dall'Arcivescovo di Gorizia, monsignor Carlo Redaelli. L'emporio sarà ospitato al pianoterra dell'ex canonica, mentre il piano superiore sarà destinato a magazzino e Centro d'ascolto in coordinamento anche con i Servizi sociali del Comune. Le attività degli Empori della solidarietà sono possibili grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia che sostiene la gran parte dei costi di gestione. Oltre alla Fondazione Carigo anche gli enti pubblici (in primis gli Ambiti Alto e Basso Isontino) offrono il supporto finanziario alle spese che gli Empori devono affrontare. Il market non si sostituisce al ruolo degli enti pubblici ma vuole esserne un supporto. Gli alimenti che si possono trovare sono offerti dalla Fondazione banco alimentare, da supermercati (in particolare Coop Alleanza 3.0, Despar, Conad e Simply), da macellerie, panifici, aziende agricole e industrie del settore alimentare che donano alimenti non commerciabili, ma ancora buoni da consumare. Sulla base di una serie di criteri, una persona o nucleo familiare in condizioni di povertà conclamata può effettuare la spesa gratuitamente in questi luoghi.