Le lentezze di Gradisca nelle celebrazioni storiche: l'ennesimo caso è la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto

Quest’anno ricorre il Centenario del Milite Ignoto e già da tempo è stato costituito presso il Ministero della Difesa il Tavolo di Coordinamento Nazionale del Centenario del Milite Ignoto, che ha il compito di organizzare a livello nazionale le manifestazioni per celebrare tale importante evento, raccogliendo e coordinando le iniziative e le proposte formulate da Comuni, Enti e Associazioni. Nel programma nazionale sono previsti numerosi eventi da tenersi in località simbolo della Grande Guerra e anche nelle località toccate dal convoglio ferroviario che ha portato il feretro del Milite Ignoto dalla Basilica di Aquileia all’Altare della Patria a Roma. Inoltre molti Comuni hanno stretto forme di collaborazione per coordinare iniziative da tenersi congiuntamente. Ad esempio i sei comuni del vicentino, sui cui monti si sono combattute sanguinose battaglie della Grande Guerra, oppure i comuni di Gorizia e di Aquileia, che hanno definito un comune programma di eventi, alcuni dei quali sono stati inseriti anche nel programma nazionale delle manifestazioni.

E Gradisca? Solo a fine luglio, quando quasi 3000 Comuni italiani si erano già attivati da tempo per concedere la Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto, ha deliberato di concederla, estendendola anche a Maria Bergamas. Ci pare ben poca cosa, considerando che entrambi sono gradiscani. Non ci risulta che siano ancora state programmate altre significative iniziative per ricordare il legame che lega Gradisca al Milite Ignoto e a sua Mamma, né che siano state pianificate attività per ricordare il significato del Milite Ignoto, al fine di continuare a tenere viva la memoria di questo che, assieme al Tricolore e all’Inno Nazionale, costituisce uno dei simboli aggreganti della nostra Repubblica. Non ci risulta neppure che siano stati presi contatti con il Tavolo Nazionale di Coordinamento, né con altri Comuni o con Associazioni per organizzare un programma di attività congiunte per ricordare tale ricorrenza. Sarebbe ben triste se, così come già accaduto in occasione della ricorrenza del Centenario della Grande Guerra, anche in quest’occasione, nella quale Gradisca potrebbe svolgere un ruolo primario, la nostra cittadina restasse emarginata per incapacità progettuale e mancanza di volontà di dialogo con gli altri Comuni.