LA CASERMA DELLA GUARDIA DI FINANZA POTREBBE ESSERE IL SIMBOLO DEL RINNOVAMENTO.
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Chi torna a Gradisca, magari dopo vent’anni, e fa una passeggiata tra mura e castello, non può non domandarsi: perché qui, a differenza di altre città, dove i cambiamenti, magari lentamente, sono avvenuti, tutto è perennemente, fatalmente, in abbandono? Il Castello (certo, adesso è stato messo parzialmente in sicurezza, ma è ancora lontanissimo dalla possibilità di essere riusato, forse non lo sarà mai) la caserma della Guardia di Finanza, il Macello, la Toti Bergamas…
Gradisca si è abituata a convivere coi ruderi, non ci fa nemmeno più caso. Si porta ugualmente il cane a passeggio o i bambini a correre, non si alza nemmeno lo sguardo. E’così da sempre…che ci vuoi fare?
I motivi per cui questo è avvenuto sono stati analizzati tante volte, a partire dalla cronica e sempre negata incapacità degli amministratori di negoziare con il Demanio, ma anche nei casi in cui si tratta di proprietà ormai passate da decenni al Comune, sembra che continui a prevalere il fatalismo, non è stata presa nessuna iniziativa e il problema è stato tranquillamente ignorato, potendo contare, appunto sull’assuefazione dei cittadini.
Viene da pensare comunque che, dietro le tante scuse, il vero ostacolo sia l’assoluta mancanza di idee sulla Gradisca del futuro, l’incapacità di immaginarsi una città moderna e rinnovata, vitale abbastanza da cambiare abitudini, trasformare spazi, percorsi, scenari, recuperandoli e valorizzandoli.
Si spendono un sacco di parole sull’attenzione per i giovani, ma per i giovani non basta l’arte o l’intrattenimento, occorre anche elaborare progetti di ampio respiro, creare linee di sviluppo, valorizzare le risorse del territorio. Sentiamo ogni giorno notizie di giovani gradiscani di talento ormai stabiliti altrove…. Non vi stringe il cuore?
La notizia dell’affidamento a un architetto di uno studio di fattibilità (spesa: 11.000 Euro) per quanto riguarda l’utilizzo del rudere dell’ex Caserma della Guardia di Finanza, da un lato fa piacere (almeno un segnale di vita!) ma dall’altro non fa che confermare la più totale, disarmante, inerzia della Giunta sul problema. E, appunto, l’assoluta mancanza di idee.
“Saranno i professionisti a dirci cosa potremo e non potremo fare” dice la Sindaca nell’intervista rilasciata al Piccolo. Ma come? Nemmeno una vaga idea di partenza su come si potrebbe trasformare quel luogo abbandonato in un’oasi verde sulla riva del fiume? Qualche spunto per metterlo in relazione con il “sistema” delle fortificazioni?
Mettiamo che la Giunta non sappia proprio che pesci pigliare. Può succedere. Però, prima di dare la parola definitiva all’architetto o alla Soprintendenza e lasciare che siano loro a decidere come i gradiscani potranno utilizzare lo spazio o la struttura dell’ex Caserma della Guardia di Finanza, non si potrebbe dare voce proprio ai cittadini? Forse anche all’architetto incaricato potrebbe giovare questo contatto. C’è vita attorno al Castello! Sentiamo cosa avrebbero da dire i tanti che malgrado tutto ogni giorno ci passano un po’di tempo! (Forse ci si dimentica quanta gente entusiasta ha fatto la fila, nelle giornate del FAI di marzo, per rivedere dopo tanti anni l’interno del Castello).
Ci piace citare, per contrasto con questa prassi, l’iniziativa del Comune di Palmanova (“Palmanova, la difesa del futuro”) che ha lanciato un questionario, in scadenza proprio oggi, 26 agosto, per coinvolgere i cittadini nel disegno della città futura. Una sfida affascinante che qualsiasi amministratore (a maggior ragione se non ha ancora le idee chiare sul futuro della città che si è candidato ad amministrae) dovrebbe avere la capacità di cogliere e di gestire.
“Contribuisci a delineare assieme ai progettisti gli scenari per la #Palmanova del futuro!” è l’appello che il Comune di Palmanova rivolge non solo ai suoi cittadini, ma anche a quelli dei paesi limitrofi. Si parla della “grande potenzialità dei vuoti urbani” di “rigenerazione dei luoghi”, si vogliono coinvolgere tutti, cittadini, imprese, altre amministrazioni locali potenzialmente interessate “allo sviluppo degli scenari di riuso”.
Insomma si parte da un presupposto: Palmanova è IMPORTANTE, costruiamo INSIEME un futuro adeguato.
Ma Gradisca è percepita nella sua importanza da chi ci amministra? Che sconforto pensare che – anziché volare un po’ più in alto, almeno qualche volta…. - la proposta che sembrerebbe piacere alla Giunta comunale sia la semplice demolizione della Caserma! Certo sarebbe la decisione più comoda e meno faticosa. Una bella ruspa e il problema sarà presto risolto.